21/05/2022

Luogotenente C.S. Cristian Lo Jacono
Responsabile del Nucleo Tutela del Patrimonio Culturale Piemonte e Valle d’Aosta

Con la nascita del Comando Carabinieri T.P.A. (Tutela Patrimonio Artistico), il 3 maggio 1969, l’Italia diventava il primo Stato a livello mondiale a dotarsi di uno

specifico reparto di polizia specializzato in misure di contrasto per crimini perpetrati ai danni dei beni culturali.

Il nostro Paese anticipava così di qualche mese le risoluzioni stabilite dalla Convenzione UNESCO del novembre 1970, che esortavano le nazioni ad adottare appositi nuclei preposti alla tutela del patrimonio. Gli Stati membri si impegnavano, inoltre, ad attuare provvedimenti volti ad ostacolare le esportazioni illegali di beni cultuali e ad agevolare il recupero di quelli trafugati.

Le operazioni in capo al nuovo Comando possono essere sintetizzate in:

  • Attività di controllo presso siti archeologici, mostre e cataloghi di case d’asta, oltre al rilevamento di violazioni alle norme per la tutela dei beni paesaggistici.
  • Attività di recupero dei beni illecitamente sottratti o esportati al di là dei confini nazionali, estendendo le attività di ricerca su scala internazionale.
  • Attività di prevenzione rispetto a reati ed illeciti
  • Attività investigativa finalizzata all’individuazione di reati ai danni del patrimonio culturale
  • Attività di gestione della Banca Dati dei beni culturali illecitamente sottratti. L’archivio contiene un censimento dei beni oggetto di ricerca che vengono di volta in volta schedati inserendo foto ed informazioni utili al loro riconoscimento.

Esiste tuttavia un ulteriore strumento per tutelare il patrimonio culturale, l’app iTPC, progettata come misura di contrasto partecipata.

Per comprendere infatti se un determinato bene sia presente nella Banca Dati di pezzi trafugati o indebitamente sottratti, ogni cittadino può fotografarlo e caricare l’immagine sull’app. Il sistema è quindi in grado di eseguire una comparazione automatica con le altre opere presenti in archivio e restituire o meno una corrispondenza.