NELLA TERRA DEI PESCHI IN FIORE
Il romanzo storico “Nella terra dei peschi in fiore” di di Melissa Fu è ambientato in Cina e copre 70 anni di storia cinese del XX secolo, cercando di dare un senso agli eventi tumultuosi che sono accaduti.
La ricerca di una casa è uno dei temi principali del romanzo: la ricerca di un luogo di appartenenza, l’importanza della famiglia e del retaggio culturale. È una storia di speranza, perdita e resilienza, voglia e bisogno di riscatto.
Si tratta di una saga familiare dolorosa e potente che abbraccia tre generazioni e due continenti. La narrazione è affidata alla protagonista Meilin, giovane vedova, coraggiosa e testarda costretta a fuggire dalla sua casa insieme al figlio di quattro anni, Renshu, inizialmente a causa dell’invasione giapponese e successivamente per scappare dal conflitto tra comunisti e nazionalisti.
“In ogni sciagura c’è una benedizione, e in ogni benedizione si celano i semi della sciagura. Così è e così sarà, fino alla fine dei tempi”
Se la madre cerca di proteggere il figlio e combatte per dargli una vita migliore e per riottenere una normalità che ha avuto modo di conoscere, il piccolo Renshu è nato e cresciuto nell’instabilità più totale, nella sopravvivenza ora per ora e questa condizione lo accompagnerà anche una volta ottenuta una casa e un lavoro stabili, provocando in lui un atteggiamento sempre sospeso e all’erta, mai rilassato. Negli Stati Uniti Renshu si trova catapultato in un mondo completamente diverso dalla Cina in cui è cresciuto e con il passare del tempo si trova come sdoppiato, appartenente a due mondi opposti per cultura e mentalità, senza essere in grado di decidere a quale dei due appartenere veramente. Tanti anni prima ha diviso il suo mondo in due: il mondo di Renshu e quello di Henry. Per anni quella separazione ha minacciato di lacerarlo, sfibrandolo.
“É troppo difficile tenere insieme due Paesi, due sogni”
L’ultima parte del romanzo è dedicata a Lily, alter ego dell’autrice, alla ricerca delle proprie origini. Lily si trova così a crescere con un genitore dal misterioso passato, che non si sveste mai della sua corazza e che alla fine crea una distanza incolmabile con la figlia, la moglie e anche con la madre.
“É necessario sapere da dove si viene per conoscere con esattezza dove si vuole arrivare?”
Della sua vita passata Meilin ha portato con sé un prezioso rotolo di seta su cui sono illustrate fiabe e leggende tradizionali cinesi, storie che racconta a Renshu nei momenti più duri per infondergli speranza e fiducia nel futuro, quasi a sottolineare quanto il contatto con le proprie origini sia necessario ai fini di un’integrazione consapevole nonché libera da autocondizionamenti.
Su questo antico rotolo di seta sono raffigurate le vicende della piccola quotidianità orientale e diviene fin da subito un espediente narrativo per raccontare i numerosi episodi di esodo, lutto e amore. Meilin li descrive con una minuzia di particolari tale da renderli pressoché
indimenticabili.
“Il rotolo – il miracolo della sua esistenza, la sua bellezza eterna – è un pozzo di speranza”
Tra le tante storie raccontate da Meilin, prendendo spunto da un particolare del disegno del rotolo, ce n’è una che dà il titolo al libro.
…“Immagino che la verità, con la Terra dei peschi in fiore, è che se sei abbastanza fortunato da trovarla allora sei anche sfortunato, perché a quel punto devi decidere cosa fare. Rimani e dimentichi tutto il resto? Oppure torni a casa, con la consapevolezza che non la troverai mai più? É una benedizione? Una sciagura?”…
Romanzo ispirato alla storia della famiglia dell’autrice, la scrittura è fluida e scorrevole anche in presenza di passaggi profondi.
Emoziona la lettura, grazie a una narrazione romanzata e molto dettagliata , ma coerente con il periodo storico. L’idea dell’autrice di scrivere al presente porta il lettore a vivere direttamente gli eventi: sono sotto i suoi occhi.
Penso che la storia sia attuale perché esamina la mancanza di un posto dove rimettere le radici, la difficoltà dell’immigrato che si divide tra due paesi cercando di restare in equilibrio, senza rischiare personalmente una vita sicura costruita in decenni. Si parla di emigrazione, integrazione e soprattutto della volontà di andare sempre avanti, di costruire e ricostruire molte volte laddove la violenza distrugge; è una storia che apre gli occhi su quello che vivono decine di migranti intorno a noi.
È un romanzo poetico che mi ha commosso e al tempo stesso mi ha dato un senso di speranza. Di Meilin ho amato tantissimo la tenacia nonostante le difficoltà: la forza di una madre che si moltiplica quando si vuol salvare il proprio figlio e non solo se stessa.
“Dove si potrebbe arrivare se si usasse come unica guida la curiosità?”
Melissa Fu è cresciuta in New Mexico, ma ha vissuto in diversi Stati americani. Dopo gli studi in fisica e letteratura inglese, ha lavorato per anni come insegnante e consulente scolastica. Attualmente abita a Cambridge, in Inghilterra. Questo è il suo romanzo d’esordio ed è ispirato alla vera storia della sua famiglia.
(NELLA TERRA DEI PESCHI IN FIORE, M. Fu,
Casa Editrice Nord, 2022)
A cura di Gisella Marcellino
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