KAKEMONO – CINQUE SECOLI DI PITTURA GIAPPONESE

Venerdì 12 Novembre è stata inaugurata presso le sale del MAO una mostra singolare, nella quale laboriosità artigianale, maestria artistica, osservazione della realtà ed afflati poetici si mescolano insieme in un’identità eterogenea e proprio per questo unica, che potremo ammirare fino al 25 Aprile 2022.


  


Protagonista della mostra è il kakemono 掛物 (lett. “cosa appesa”), prodotto di un’antica forma d’arte della tradizione sino-giapponese, che consiste nel dipingere o calligrafare ampi e preziosi rotoli di seta, cotone, carta o garza, contornati da bordi di tessuto broccato, destinati a essere poi appesi talvolta all’esterno, talaltra all’interno delle case giapponesi: in particolare nella sala da tè e nello specifico, all’interno del tokonoma 床の間, una piccola alcova rialzata nella quale vengono collocati gli oggetti ritenuti più di valore.

E’ interessante notare come l’arte dell’Estremo Oriente differisca per certi versi da quella occidentale tanto in termini artistici quanto culturali. Essa infatti non tiene conto della distinzione fatta fra pittura, poesia, scrittura e segno calligrafico, ma al contrario tende spesso ad omologarle. Altrettanto differente è l’intenzione del pittore di kakemono, il cui desiderio non è quello di rappresentare la figura in sé, quanto piuttosto la sua essenza.

Per questa ragione, mentre il pittore occidentale può impiegare tre o più giorni per portare un quadro a compimento, eseguendo eventuali ritocchi, lo stesso non si può dire dell’artista giapponese che deve catturare l’essenza del momento in poche pennellate.

Ancora differente è il supporto impiegato: laddove il quadro occidentale è infatti legato a supporti rigidi e statici (cornici, telai, …), riconducibili ad un modo ieratico di concepire la vita e le sue declinazioni, il kakemono si presenta invece come un “dipinto volatile”, all’insegna di una visione della realtà caratterizzata dall’impermanenza e tipica del pensiero buddhista zen, all’interno del quale il kakemono trae le sue radici.

Ogni dipinto dà infine l’idea di una stagione o di un mese di riferimento. E, a tal proposito, vi invitiamo a percorrere la mostra per la sua interezza e a lasciarvi trasportare dal passaggio delle stagioni: dai kakemono a tema primaverile dell’ingresso, a quelli a tema autunnale, fino al raggiungimento dell’inverno attraverso i kakemono dell’ultima sala.

A cura di Desireè Cilia, Cosima Marocco, Edoardo Naccarato

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Kakemono – Cinque secoli di pittura giapponese